Considerate singolarmente le malattie mitocondriali sono rare, ma se prese nell'insieme,
rappresentano le più frequenti malattie genetiche nell'uomo, con una prevalenza minima di circa 1 su 5000
individui nella popolazione europea. Le manifestazioni cliniche delle malattie mitocondriali sono
principalmente legate alla dipendenza di organi e tessuti dalla produzione di ATP, soprattutto ove
e quando è elevato il fabbisogno energetico, come nelle cellule nervose e nelle fibre muscolari.
Questo spiega perché i disturbi della funzione mitocondriale coinvolgano prevalentemente il SNC,
il muscolo scheletrico e il cuore. Tuttavia, la patologia mitocondriale è per definizione
una patologia multisistemica con interessamento di numerosi altri tessuti e/o organi come il fegato,
il rene, il nervo ottico, il sistema ematopoietico, il sistema endocrino.
Nell'infanzia, le manifestazioni cliniche possono includere rallentamento o arresto della crescita staturo-ponderale,
ritardo o regressione psicomotoria, epilessia, segni neurologici complessi, miopatia, atrofia ottica e sordità.
Si possono associare cardiopatia, epatopatia, tubulopatia. In termini neurologici possono distinguersi fenotipo
clinici differenti: sindrome di Leigh, Leucoencefalopatia, Poliodistrofie (spesso in associazione a epatopatia,
come accade nella malattia di Alpers). Nell'età adulta, i sintomi più ricorrenti sono l'intolleranza allo sforzo,
debolezza e dolori muscolari che compaiono dopo l'esercizio, spesso sotto forma di crampi.
Frequentemente sono presenti disturbi della motilità oculare quali ptosi e/o oftalmoparesi.
Ciascuna di queste condizioni può essere causata da alterazioni in diversi geni (vedi "classificazione delle malattie mitocondriali")
e in alcuni casi, lo stesso gene può essere responsabili di fenotipi diversi nel bambino e nell'adulto (es. POLG).
Quando sospettare una malattia mitocondriale
Da quanto si è detto, è evidente che le malattie mitocondriali sono clinicamente variabili e perciò difficili da diagnosticare.
Spesso richiedono il concorso di diversi specialisti: il neurologo, il pediatra, il cardiologo, il medico di laboratorio,
il genetista. In genere, una patologia mitocondriale deve essere sospettata in tutti i pazienti che presentino un'associazione di
segni di coinvolgimento sia del sistema nervoso centrale che periferico associato ad un interessamento di più organi non correlati
tra loro, con un decorso progressivo.
Alterazioni morfologiche tipiche in biopsie di pazienti con miopatie mitocondriali.
Mappa delle patologie del mtDNA.
Organo Coinvolto | Possibili problemi correlati |
Cervello |
Ritardo dello sviluppo psicomotorio, demenza, epilessia, disturbi psichiatrici, emicrania, episodi ischemici cerebrali. |
Sistema nervoso periferico |
Debolezza muscolare (può essere intermittente), dolore localizzato, assenza dei riflessi osteotendinei, problemi gastrointestinali (reflusso gastroesofageo, ritardato riempimento gastrico, pseudo-ostruzione colica), episodi sincopali, anomalie della sudorazione. |
Muscolo | Debolezza muscolare, ipotonia, crampi ed altri dolori muscolari. |
Rene | Nefropatia tubulare prossimale (perdita di proteine, magnesio, fosforo, calcio ed elettroliti) |
Cuore | Difetti di conduzione, cardiomiopatia. |
Fegato | Ipoglicemia, insufficienza epatica. |
Occhi | Calo della acuità visiva o difetto in una porzione del campo visivo. |
Sistema uditivo | Diminuzione dell'udito, sordità. |
Pancreas | Diabete mellito, altri segni di deficit del sistema esocrino pancreatico (incapacità a sintetizzare gli enzimi pancreatici) |
Tutti | Scarso accrescimento somatico, bassa statura, facile affaticamento, problemi respiratori incluse le apnee intermittenti. |